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 Itinerario ABANO

Si può iniziare a visitare Abano partendo dal Duomo di San Lorenzo. La chiesa attuale del 1780 sorge sul luogo di una preesistente, all'incrocio degli assi viari nord-sud ed est-ovest. L'interno, inaugurato nel 1800 è opera dell'arch. Domenico Cerato (1720-1792); la recente facciata in trachite è stata costruita nel 1967, la parte inferiore del campanile risale al 971 mentre la parte superiore in stile romanico è del 1314. Numerosi dipinti impreziosiscono la chiesa e la sacrestia: di notevole pregio le stazioni della VIA CRUCIS, opera di Carlo Henrici. L'Organo è uno dei più belli della Diocesi e possiede 4000 canne.

Di fianco al sagrato della chiesa si apre la Piazza del Sole e della Pace: inaugurata nel 1996, in questa piazza si trova la Meridiana-Orologio Solare di Abano Terme, una delle più grandi esistenti in Europa. È di tipo orizzontale, occupa un'area di 3000 mq ed è realizzata con marmi policromi che ne fanno un'opera unica nel suo genere. Proseguendo lungo il viale principale della città, Viale delle Terme, si passa davanti al Municipio e si raggiunge la zona termale di Abano, oggi completamente pedonale, dove si trovano uno di fronte all'altro i due alberghi storici della città: il Grand Hotel Orologio e l'Hotel Trieste e Victoria. Il primo risale al XVIII sec., e fu ristrutturato nella prima metà del secolo scorso da Jappelli che sistemò anche il bel parco adiacente. Il secondo è noto perché durante la I guerra mondiale (1915-18) ospitò il Comando Supremo Italiano. Qui il generale Armando Diaz preparò il testo dell'Armistizio con l'Austria-Ungheria che venne firmato nella poco distante Villa Giusti. In onore di tale avvenimento, al nome dell'albergo venne aggiunto il termine "Victoria".

Poco distante si trovano le sorgenti del Montirone, la più antica delle fonti termali di Abano. Un colonnato corinzio costituisce l'ingresso a quest' altura calcarea che si eleva di pochi metri dal piano del terreno circostante e da cui sgorgano acque caldissime (87°). Oggi la zona è parco pubblico, ed è possibile passeggiare tra le antiche vasche per l'acqua termale. A questo punto non si è lontani dal Santuario di Monteortone (1 Km). Il Santuario, dedicato alla Madonna della Salute, è monumento nazionale. La sua costruzione iniziò nel 1428, sul luogo dove la Madonna apparve a Pietro Falco guarendolo da antiche ferite, e venne portata a termine nel 1435. Successivamente si costruì il convento annesso. La chiesa è a croce latina, con tre navate absidate e il campanile del XV secolo. All'interno vi si possono ammirare numerosi affreschi del secolo XV di notevole pregio e attribuiti a Jacopo da Montagnana.

Un altro convento sorge poco lontano, sulla sommità del Monte S.Daniele (m.80). Risale al XI secolo e oggi è un convento di clausura di monache benedettine. La piccola chiesa è del 1710, con l'interno a croce greca. Il convento è meta di rilassanti passeggiate, essendo molto vicino alla zona termale di Abano. La strada che sale verso il convento è immersa nel verde dei boschi di castagno e alla sommità è possibile sostare nel silenzio, godere di una buona vista panoramica dei Colli e di Abano e Montegrotto, oppure ristorarsi e acquistare i prodotti artigianali frutto del lavoro delle monache.

Nel territorio comunale si trovano numerose ville; villa Bassi-Rathgeb si trova all'interno della città. Era la dimora cinquecentesca della famiglia Dondi dall'Orologio, poi la villa passò alla famiglia Zasio. Oggi l'edificio, che contiene importanti cicli di affreschi, è proprietà del Comune ed è destinato a sede del Museo Civico il cui patrimonio è costituito dagli oggetti d'antiquariato e dai dipinti che Roberto Bassi-Rathgeb donò alla città di Abano. Attorno alla villa è stato ricavato un parco, con un campo di equitazione sede di importanti manifestazioni e tornei ippici. Altra villa famosa è Villa Cittadella-Vigodarzere (Foscolo) situata in aperta campagna lungo la strada per Feriole; è nota per aver ospitato Ugo Foscolo che qui scrisse le "Ultime lettere di Jacopo Ortis" (1796). Altre ville sono Villa Rigoni-Savioli, in stile palladiano, che custodisce affreschi di G.B.Zelotti (XVI sec.), e Villa Mocenigo-Mainardi, del sec. XVIII, ove era ospitato Giacomo Casanova che era solito frequentare i bagni di Abano.

Nei dintorni: spingendosi appena qualche chilometro oltre i confini comunali, è possibile visitare l'Abbazia Benedettina di Praglia, fondata nel XII sec. L'attuale complesso monumentale è del XV secolo. La chiesa dell'Assunta è del 1490 su progetto di Tullio Lombardo; il monastero è costituito da quattro chiostri (pensile, doppio, rustico, botanico) due refettori, tre sale (capitolari, di ricevimento, delle conferenze), due biblioteche (numerosissimi i volumi, antichi e preziosi: qui ha sede il laboratorio di restauro del libro). Il complesso è arricchito inoltre da numerosi e preziosi dipinti di epoca rinascimentale, opere tra gli altri di G.B Zelotti, Dario Varotari, Palma il Giovane. Nella foresteria è possibile acquistare i prodotti di artigianato e di erboristeria dei monaci.