Colli Euganei
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SENTIERO DEL MONTE FASOLO

Partenza: comune di Cinto Euganeo, in localita' S. Antonio.
Lunghezza: Km 2.5   Dislivello complessivo: circa 80 metri   Tempo medio percorr: 2 ore
Gradi di difficolta'
: nessuno.     Stagioni piu' favorevoli: primavera e autunno.

NOTE SUL PERCORSO
Il sentiero si snoda sul versante settentrionale del Monte Fasolo e attraversa boschi di castagno ben conservati; Passa alle spalle della Fattoria Monte Fasolo e termina sulla strada comunale in prossimita' delle pendici occidentali del Monte Rusta. E' un percorso facile con limitati dislivelli, consigliabile a ogni categoria di escursionisti. Merita di essere effettuata anche la breve deviazione che porta ad alcuni esemplari di faggio secolari. Questa specie arborea sulle Alpi vive tipicamente sull'orizzonte submontano, a quote tra i 700 e i 1400 m ed in aree con almeno 1000 millimetri di pioggia l'anno; percio' la sua presenza sugli Euganei e' da considerare come relitto di epoca quaternaria, l'era delle glaciazioni. Il sentiero si collega facilmente all'Atestino (n.3), in particolare al tratto che sale il Monte Rusta.

IL SENTIERO DEL MONTE FASOLO.
Il sentiero inizia a destra della strada che porta alla Fattoria del Monte Fasolo, procedendo nel primo tratto in piano in un bosco di carpini, frassini, roverella e un sottobosco tipico con corniolo e biancospino; nelle zone dove il sole filtra maggiormente si vedono cespugli di asparago selvatico. Lungo questa parte di sentiero in primavera e' possibile vedere la fioritura rosa dell'albero di Giuda, mentre in autunno si accende il rosso delle foglie dello scotano. Si notano ancora pungitopo, campanule, il sorbo terminale ed il moro mato, pianta originaria dell'Asia orientale usata per la produzione di carta o tessuti. Al bivio si svolta a sinistra e, camminando in leggera salita nel bosco luminoso ricco di carpini e frassini, si possono osservare ancora lo scotano e gli alberi di Giuda che la tradizione popolare tramanda essere l'albero a cui rami Giuda si impicco'. Terminata la salita ci si inoltra in un tratto di bosco decisamente piu' fitto e meno luminoso, dove la presenza dei primi esemplari di castagno indica il cambio di esposizione (ora a nordest). Guardando con attenzione ai margini del sentiero, tra le piante erbacee e' facile scorgere un'interessantissima essenza considerata relitto glaciale e tra le piu' microterme dei Colli: l'epimedio alpino (Epimedium alpinum). Lungo i percorso inoltre sono facilmente riconoscibili i maronari o castagni da frutto (a differenza di quelli da taglio presentano alla base del fusto un caratteristico ingrossamento dovuto all'innesto a forma di cercine) e nel sottobosco circostante la felce aquilina.
La strada prosegue in piano con il castagno sempre piu' presente che va gradatamente sostituendo il bosco misto; si notano alcuni esemplari di ginepro. Si riprende a salire e di nuovo compare il bosco misto e luminoso. Conclusa la breve salita, si supera a destra una staccionata e si prosegue in piano, osservando sulla sinistra gli affioramenti di roccia sedimentaria (Scaglia Rossa). Il bosco in questo tratto e' ancora misto, con una prevalenza di alberi di Giuda, mentre piu' avanti torna il castagno accompagnato da l nocciolo. Voltando a destra al bivio successivo, una strada in discesa tra carpini, noccioli, castagni, frassini e roverella conduce ad un punto di sosta e a maestosi esemplari di faggio. Dopo averli ammirati torniamo a congiungerci con il sentiero principale che ora scende in mezzo alla robinia. Si svolta a destra e, dopo una leggera salita, al trivio si prosegue diritto. Una curva a gomito a sinistra introduce su una carrareccia che percorre le pendici del Fasolo. Si cammina tenendo sulla destra alcuni vigneti e, dopo un breve tratto in salita, si passa attraverso un viale di mandorli che in primavera esplode in una splendida fioritura bianca. Da uno slargo verso valle si puo' ammirare un eccezionale panorama: da destra il Monte Rusta, il Gemola con Villa Beatrice d'Este, il Monte Cero ed il Castello ed ancora i Monti Cecilia, Ricco e Ventolone. Voltandosi dall'altra parte (verso nord), appaiono il Venda con i ruderi del monastero ed il Vendevolo; proseguendo verso la strada comunale, di fronte alla cantina si incontra un bellissimo esemplare di bagolaro; da qui si prosegue tra i vigneti fino ad arrivare al punto di partenza.


In collaborazione con ENTE REGIONALE PARCO COLLI EUGANEI.

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