Colli Euganei
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SENTIERO DEL MONTE ROSSO

Partenza: via Circuito Monte Rosso.
Lunghezza: Km 1,5 Dislivello complessivo: 150 metri Tempo medio percorr: 2 ore
Gradi di difficolta'
: medio.
Stagioni piu' favorevoli: la primavera per la fioritura del sottobosco, l'autunno per i colori e la luce, l'estate per l'ombra ristoratrice, l'inverno per le particolari suggestioni.

PARTENZA: via Circuito Monte Rosso, Loc. Monterosso e' Abano Terme. Provenendo da Padova, Abano Terme, Torreggia si percorre la circonvallazione di Abano Terme ed arrivati all'altezza di una rotonda si prosegue lungo via Monte Rosso. In centro alla frazione si gira a sinistra per via Bartolomeo e si parcheggia nel piazzale della chiesa. Si ripercorre a piedi quest'ultima via fino alla Provinciale, via Appia Antica che si attraversa per imboccare lo sterrato, via Circuito Monte Rosso. Si costeggia il muro di recinzione di Villa Bembiana, a sinistra dopo 200 metri ha inizio il percorso. Provenendo da Teolo a San Biagio si seguono le indicazioni per Praglia e Monterosso. Giunti in centro alla frazione si seguono le indicazioni sopra descritte.

NOTE SUL PERCORSO: Questo sentiero, recuperato dal Servizio Forestale Regionale nel corso del 1998 grazie ai finanziamenti dell'Ente parco dei Colli Euganei, ha inizio da via Circuito Monte Rosso. Sale in quota fino alla cima per poi ridiscendere al punto di partenza con possibilita' di una variante. Il percorso si snoda interamente all'interno si interessanti formazioni boscate tipiche dell'ambiente euganeo, che presentano soprattutto in corrispondenza del crinale caratteristiche selvicolturali che ne fanno presagire un'evoluzione verso il bosco misto di rovere. Quest'area risulta particolarmente significativa per la sua posizione geografica di accesso alla zona nord orientale del Parco Colli Euganei e soprattutto per la sua vicinanza con il bacino termale di Abano al quale risulta collegata anche mediante pista ciclabile. Offre inoltre collegamenti con i territori circostanti e le loro ricchezze architettoniche. Da sottolineare gli interessanti ritrovamenti archeologici riferibili a un arco cronologico che va dalla Media Eta' del Bronzo all'inizio dell'Eta' del Ferro (XVII-IX sec. a.C.).

IL SENTIERO DEL MONTE ROSSO.
Il Monte Rosso si erge isolato dal coro principale euganeo, simile a un'isola nella pianura. Nel Pliocene la zona era un immenso golfo delimitato da Alpi e Appennini da cui i coni vulcanici emergevano formando un minuscolo arcipelago. Nel Quaternario il fondale marino ha subito un graduale abbassamento ed e' stato colmato prima da sedimenti marini, quindi da materiali detritici alluvionali trasportati dai corsi d'acqua fino a formare l'attuale pianura.
Questo colle ha una struttura geologica molto semplice essendo formato da trachiti alcaline parzialmente ricoperte di depositi quaternari e si presenta con la classica conformazione a cono. Tra i depositi quaternari particolarmente interessante e' una torbiera alla base delle pendici orientali, all'interno della quale sono stati ritrovati i resti di un bue a corna corte (Bos tauros brachyceros, Rutimeyer) di epoca olocenica. Dopo una breve sosta per osservare Villa Bembiana e il suo parco monumentale, si segue per un tratto il muro di cinta della Villa, ombreggiato da un filare di platani e carpini. Quindi si prende a sinistra via Circuito Monterosso da cui, dopo circa 150 metri, si diparte verso il monte una pista forestale chiusa da una sbarra in legno. In questo primo tratto il bosco e' caratterizzato dalla presenza di un ceduo di robinia di eta' diversa, indice dell'intenso sfruttamento di questa specie da parte dell'uomo.
Proseguendo lungo la pista si notano frequenti affioramenti trachitici, fino a quando non si inizia a scorgere la parete di una cava dimessa che ha profondamente inciso il versante orientale del monte. Alla fine della pista, in corrispondenza di una piazzola dove e' stata realizzata, a scopo di protezione, una recinzione in pali di castagno, il sentiero inizia rapidamente a salire lungo una linea di compluvio scavata nella roccia. Sulla destra un elegante esemplare di leccio si stacca, isolati testimone della diversa composizione dei boschi primigeni rispetto agli attuali dominati dall'uomo.
Al termine della salita si giunge a un incrocio: a destra il sentiero prosegue verso il bordo cava dove, sotto un rovere di grosse dimensioni, si apre una grotta non accessibile al pubblico. Da qui con una piccola deviazione si raggiunge un punto panoramico da cui i puo' osservare, attraverso la vegetazione, l'antico reticolo di bonifica. In questa zona e' necessario prestare molta attenzione al bordo cava, anche se in alcuni tratti risulta recintato per motivi di sicurezza. Tornati all'incrocio, il sentiero principale continua lungo una vecchia pista forestale che sale in cresta attraversando un bosco di castagno molto invecchiato. L'abbandono di questa parte di bosco da parte dell'uomo e' coinciso con gli elevati costi degli interventi selvicolturali. Attualmente si presenta come un ceduo in evoluzione naturale verso la fustaia, con problemi di natura fitopatologia (cancro corticale) che ne condizionano la futura sopravvivenza all'interno di un consorzio misto con rovere.
Giunti in corrispondenza della cima dove si apre una bella radura da cui lo sguardo abbraccia il 'golfo' di Praglia, delimitato dai Monti delle Are, Lonzina e Boscalbo', il sentiero inizia a scendere lungo la strada a tornanti che un tempo conduceva a Villa Bembiana. Superato il bivio con una pista che consente la variante piu' breve del percorso, il sentiero continua a scendere sempre tenendosi in prossimita' della cesta in direzione sud. In questo tratto la vegetazione presenta le caratteristiche tipiche del bosco termofilo con presenza di leccio, ornello, roverella, bagolaro e acero campestre. A un certo punto, in corrispondenza di un tornante, si lascia la pista e si prosegue lungo uno stretto sentiero che ripidamente torna al punto di partenza in via Circuito Monte Rosso.

In collaborazione con ENTE REGIONALE PARCO COLLI EUGANEI.

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